Riparte la trattativa per il CCNL Multiservizi

“Porto la bambina a scuola e faccio il primo giro per la prima ditta, poi mi sposto alla seconda, dove mi fermo tra le tre e le quattro ore. Per la terza ditta pulisco uffici in due diverse zone della città: faccio un’ora nei primi, per tornare poi nuovamente a compiere il giro per la prima ditta, quella della mattina, e infine gli altri uffici della terza, dall’altra parte di Genova. È la prima volta in vita mia che riesco a fare otto ore di seguito”.

Anche il rapporto con i datori di lavoro sembra essere peggiorato nell’ultimo anno, poichè la pressione dovuta all’emergenza sembra far dimenticare che dietro a un orario di lavoro (le proposte variano tra i 12 e i 18 minuti per pulire un’intera sede!), un contratto (scaduto!) e dietro a guanti e mascherina, c’è un essere umano.

“Anni fa – racconta – lavoravo tre ore alla settimana regolari per una ditta, tutte le altre erano supplementari. Mi sono accorta che me le pagavano come se fossero normali. Sono andata al sindacato, è stata mandata una lettera: per vendetta mi hanno tolto il supplemento e lo hanno dato a un’altra. ‘Se stavi zitta avresti continuato a lavorare’ mi hanno detto. Ho cambiato lavoro e fatto vertenza.
Con il sindacato e le dritte ce la facciamo, ma quando possono speculano sulla scarsa informazione.”

Per questo oggi è così importante lottare per ottenere il rinnovo di questo contratto.
Parliamo di diritti, di tutele, di sicurezza sul lavoro.
Parliamo di orari.
Parliamo di dignità.